Intervista a Toni Brancatisano

Toni Brancatisano, 40 anni, e la figlia Annabella sono le protagoniste di “Le torte di Toni” su Gambero Rosso Channel.

È il volto più noto del cakedesign italiano, anche se Toni delle famose “Torte di Toni” – tre serie su Gambero Rosso Channel – è per metà australiana e, sorpresa, metà italiana. E dire che pensavamo tutti che Brancatisano fosse il suo cognome da sposata!

Le torte di Toni

Come sei arrivata in Italia?


Veramente mio papà è calabrese, quindi ho sangue italiano. Sono arrivata qui 13 anni fa in vacanza come babysitter per tre bambini inglesi e… mi ci sono fermata! Mi sono sposata, ho due bellissimi figli e ormai la mia vita è qui in Italia. In Australia avevo preso il diploma di infermiera, quindi si può dire che ho cambiato drasticamente lavoro!

 

Come è nata la passione per il cakedesign?

Come fai a crescere in una famiglia italiana in Australia e non amare la cucina? Le riunioni di famiglia erano sempre intorno a un bel pranzo e con mio padre e i suoi otto fratelli eravamo sempre molto numerosi. Mia madre, che era australiana, era bravissima, ma devo dire che non ci faceva partecipare molto… però io la guardavo spesso. Alle torte sono arrivata per desiderio di farne una per il compleanno di mia figlia: notavo che in Italia il buffet e le torte erano sempre uguali, di pasticceria; in Australia invece è la mamma che fa la torta, anche se non sono sempre quelle belle e decorate. Se ora guardo la foto di quel primo compleanno è una torta orrenda con una Barbie, ma ne ero molto orgogliosa (sorride). Ho cominciato così… ho comprato un libro, poi un altro libro, poi le cognate mi chiedevano di fare le torte per i nipotini, un altro libro, e con ogni libro vedi che devi comprare altri utensili… è come una droga!

 

Sapevi già che se avessi vinto il reality “La scuola – cucina di classe” avresti poi scelto di fare un programma dedicato alle torte?

Non immaginavo di vincere! E a dire il vero sono stati anche i produttori a propormi questa strada perché avevano visto con quanta passione decoravo le torte. Penso di essere stata fortunata con il tempismo, era il momento giusto.

 

Non credi di essere l’artefice dell’esplosione del fenomeno del cakedesign in Italia?

Nooo, non la vedo così! Vedo che ricevo tante email di mamme che apprezzano molto questa trasmissione per il fatto che la faccio con mia figlia, che i bambini sono coinvolti in cucina. Lo vedo anche con i miei figli che stanno troppo davanti alla tv e ai videogiochi: è bello se possiamo ritagliare un’ora per fare insieme una cosa diversa.

 

Tutti conoscono Annabella perché ti fa da assistente nel programma. Si è specializzata in qualcosa?

Mi sa che tra poco mi supererà. Si vede anche a scuola che ha un lato artistico e creativo molto sviluppato.

 

Anche a tuo figlio Joseph piace cucinare?

A lui piace mangiare! È il ladro di pasta di zucchero della famiglia – diciamo che mangerebbe più volentieri un piatto pieno di cioccolata che un piatto di verdure.

 

Come organizzi il tuo lavoro di cakedesigner? Ti ho interrotta mentre prepararvi una torta per un battesimo, quindi vedo che lavori da casa…

Adesso giro l’Italia insegnando e sul mio sito ho aperto un negozio on-line per vendere articoli per decorare proprio perché mi arrivavano tante email di persone che mi chiedevano dove comprare certi utensili. Quindi fra le due cose non ho più molto tempo per fare torte, ma è difficile dire no a un buon matrimonio… fare cose belle, eleganti è la cosa che mi piace di più. Se devi stare tante ore dietro a una torta, ben venga una torta nuziale! Ma deve essere una consegna da fare in Toscana, il trasporto della torta è molto stressante!

 

Come si trasporta una torta di grosse dimensioni senza correre il rischio di rovinarla?

La cosa più importante è la struttura della torta, è l’architettura interna che la sostiene e la protegge. Io ho una macchina grande e le porto già montate, tranne nel caso di una torta in particolare che era molto alta, che ho finito di assemblare sul posto.

 

E come si affetta in modo ordinato?

Per fortuna io non ci sono quando si affetta la torta! Ma raccomando sempre al capo-catering che deve essere tagliata a quadretti e non a spicchi perchè io faccio piani molto spessi. Anche quando calcolo il numero delle porzioni vado per quadretti, non per spicchi.

 

Fai i prezzi a porzione?

Sì, e chiunque abbia provato le mie torte sa che le mie mudcake sono pesantissime… non so nemmeno come potrei fare un prezzo al peso! Vanno dai cinque ai sette euro a porzione, dipende dal lavoro di decorazione, e comprende tutto, anche i fiori e la consegna.

 

Federica Visconti di Silovoglio ci ha detto una cosa interessante: che il 90% del cakedesign italiano è in mano a donne che lavorano da casa. Hai la stessa impressione?

Sì, penso che sia una bella cosa poter lavorare senza dover pagare una babysitter e scoprire di avere un lato artistico. Io stessa dicevo che la mia sorella gemella, stilista, era la creativa in famiglia! E ora…

 

Qual è la parte del cakedesign che trovi più noiosa?

Facile: mettere le torte in forno e la fase di sigillatura con la ganache… noiosissima, ma fondamentale.

 

E quella che ti diverte di più?

Quando la pasta di zucchero è già applicata e si parte con le piccole decorazioni, i fiori… allora posso stare seduta per ore a lavorare. Sarebbe fantastico se un giorno qualcuno mi arrivasse in cucina con una torta pronta, con la ganache e la pasta di zucchero già applicate!

 

Non hai aiutanti, a parte Annabella?

No, è poi non sono così generosa a casa con l’aiuto di Annabella come mi vedi in trasmissione!

 

Le tue torte preferite, quelle che ti fanno sentire a casa?

Sono due: la banana cake e la carrot cake glassata con Philadelphia e zucchero a velo. Mia madre ce le dava per merenda ogni giorno dopo la scuola. Un altro dolce casalingo che amo è il bread & butter pudding che qui faccio con il panettone. E poi la pavlova con le fragole, i kiwi e i frutti della passione: mia madre faceva la migliore di tutti i tempi! Tra i dolci italiani il tiramisù e una crostata di pere, crema e pinoli che fanno qui a Pietrasanta. In più a me piace mangiare sempre un po’ di gelato alla vaniglia con le torte!

 

E la linea come la mantieni con tutte queste torte che girano per casa?

Ho smesso di mangiare tutti gli avanzi di torta!

 

Vuoi provare le torte preferite di Toni?  Qui trovi le nostre ricette per pavlova, bread & butter pudding, carrot cake e tiramisù; più quella della mamma di Toni per la banana cake, compresa la sua ricetta personale per fare in casa l’estratto di vaniglia.

 

 

 

Il sito di Toni è Le torte di Toni

 

 

Cakemania, eco food blog di Sasha Carnevali