Ricetta – Pavlova classica (ricetta originale)
Una spessa base di meringa, abbondante panna montata, frutta fresca: la pavlova è semplice ma sempre d’effetto, soprattutto se decorata con fili di caramello, scorze grattugiate o candite, qualche foglia di menta.
- Difficoltà
- facile
- Costo
- medio
- Preparazione
- 25min
- Cottura
- 1h
La Pavlova è un dolce di origine neozelandese, nato nel 1926 quando la prima ballerina russa Anna Matveyevna Pavlova soggiornò durante una tournée in un albergo di Wellington: leggero e schiumoso come il tutù di foglie di cavolo che indossava durante lo spettacolo, decorato con fettine di kiwi per riprodurne il colore.
Anche l’Australia però ne rivendica i natali, spostandoli nel 1935 e ponendoli ancora in un grand hotel dove la stessa torta venne servita per il tè e qualcuno ne paragonò la leggiadria a quella dell’étoile di San Pietroburgo.
Ormai un classico della pasticceria del nuovo mondo, dove tradizionalmente viene presentata con frutto della passione, fragole e kiwi, la pavlova oggi non conosce frontiere né stagioni: provatela con lamponi, pesche, more, mirtilli, ciliegie, melograno, o nella nostra versione mediterranea con fragole e una chiffonade di menta.
Ingredienti per una pavlova da 10 persone:
- 4 albumi
- 250gr zucchero semolato
- 1 cucchiaio raso di fecola olandese o amido di mais
- 1 cucchiaino di acqua di fiori di arancio
- 1 cucchiaino di aceto di riso o di aceto di vino bianco
- 250ml panna da montare
- 2 cestini di fragole
- qualche foglia di menta
Metodo:
- Accendete il forno a 170° statico o 160° ventilato e mettete un silpat o un foglio di carta-forno su una placca, possibilmente di quelle da biscotti (senza bordi, così l’aria calda circola meglio intorno al dolce).
- Montate gli albumi e quando sono a neve quasi ferma cominciate ad aggiungere lo zucchero a cucchiaiate, sempre frustando a massima velocità.
- Quando la meringa è ferma è lucida, unite la fecola (o amido) già sciolta nell’aceto e nell’aroma: questi ingredienti fanno in modo che la pavlova abbia l’esterno croccante, leggermente nocciolato nel colore, e l’interno morbido.
- Infatti non viene cotta a lungo, ma solo 50-60 minuti, e a temperatura medio-bassa; una meringa “normale” richiederebbe invece solo albume e zucchero e una cottura molto lenta (tre ore) a temperatura bassa (140-150°) per farla risultare asciutta e friabile.
- Disegnate un cerchio sulla carta forno con una matita, usando un piatto come riferimento.
- Girate il foglio, in modo che il segno della matita non venga a contatto con la meringa, e poi formate un disco alto tre dita sulla placca creando una specie di cratere al centro come in foto:
- Infornate e abbassate la temperatura di 10° dopo 10 minuti.
- Quando la meringa sarà pronta, lasciatela raffreddare nel forno semiaperto.
- Copritela con la panna montata, decorate con le fragole e menta.
Come si conserva la pavlova (e una meringata in genere)?
La pavlova e la meringata una volta finite con panna, creme e frutta devono essere conservate al freddo: in frigo fino a due giorni, oppure in freezer (consiglio di tagliarle a fette prima), ma giusto per finire gli avanzi: non sono un’esperta di HACCP, ma non la farei andare oltre la settimana.
Tolta dal freezer, la pavlova si “riprende” in mezzora a temperatura ambiente ed è buonissima. Io congelo la mia senza frutta (solo meringa e panna) e poi la decoro all’ultimo momento.
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LA RICETTA FATTA DA VOI